Stampa
Visite: 3179

IL TESTO TEATRALE DI ANGELO ROJO MIRISCIOTTI

“Rifiuti”, il dramma familiare di un portatore di handicap

NAPOLI. Straordinario successo, ancora una volta, per la messa in scena - presso il teatro dell’Immacolata - dell’opera “Rifiuti”, vincitrice del torneo nazionale di drammaturgia “Applausi 2008”, per la regia di Angelo Rojo Mirisciotti. L’opera, dal testo altamente drammatico, è intensa e coinvolgente. La scenografia è essenziale, scarna per rispecchiare al meglio la semplicità di una modesta casa napoletana. Tra queste mura si consuma il dramma di una povera madre, afflitta non tanto per il dolore della sua malattia allo stato terminale, ma quanto per l’angoscia di non poter trovare un’adeguata sistemazione per il suo unico figlio, quando sarà il momento. Alessio, infatti, è un bambinone di 42 anni, portatore di handicap: il suo cervello è rimasto il cervello di un bambino di 5 anni quando venne colpito dalla meningite. La madre, con tenacia e disperazione, cerca di affidare il suo amatissimo figlio alle istituzioni, alla Chiesa, alla famiglia ma le sue richieste di aiuto, di carità cristiana, di fratellanza e solidarietà restano inascoltate. Riceve solo dei clamorosi rifiuti, perfino dalla sorella, sangue del suo stesso sangue. Quando anche l’ultimo filo di speranza svanisce si abbandona alla disperazione e all’angoscia. Il dolore di andarsene e lasciare il figlio bisognoso di amore è troppo grande, e la spinge a prendere una drammatica decisione per porre fine ai suoi dispiaceri. Il finale è di una tragicità commovente. Quello che fa Mirisciotti è di rappresentare uno spaccato del nostro tempo, evidenziando l’egoismo e l’indifferenza di certi individui, creando spunti di riflessioni per autocritiche, con la speranza di un recupero dei valori morali. Ancora una volta la compagnia “Prove d’amore” ha dimostrato grande impegno e bravura nella realizzazione di un progetto certamente non facile.

Rossella Diana